Martedì 12 maggio alle ore 12:00 è in programma il primo appuntamento con i Talk on web di IFEL. Nel dibattito online amministrazioni locali, ANAC e imprese si confrontano sul tema delle procedure per fare investimenti: è più importante la semplificazione delle regole o adoperarsi per avere organizzazioni più efficienti che le applicano?
Coordina: Tommaso DAL BOSCO Osservatorio Investimenti Fondazione IFEL
Introduzione
Pierciro GALEONE Direttore Fondazione IFEL
Primo round: Interventi
Edoardo BIANCHI Vicepresidente ANCE delegato alle opere pubbliche
Francesco MERLONI Presidente ANAC
Mario OCCHIUTO Sindaco di Cosenza e Presidente Fondazione Patrimonio Comune ANCI
Alfredo STORTO Capo Ufficio legislativo del Ministro per la Pubblica amministrazione
Secondo round: Q&A
Risposte alle domande inviate via chat dai partecipanti
Conclusioni
Guido CASTELLI Presidente Fondazione IFEL
La domanda di semplificazione in tema di procedure per la realizzazione di opere pubbliche, non è certo una novità. Tuttavia, l’attesa e le preoccupazioni per una ripresa degli investimenti nella “Fase 2”, quando progressivamente si ridurranno le restrizioni dovute all’attuale emergenza sanitaria, ce la ripropongono con forza.
Purtroppo, come è noto, gli innumerevoli proclami di semplificazione hanno quasi sempre prodotto superfetazioni normative e, spesso, quandanche ispirati a una logica migliorativa, hanno finito per determinare quella instabilità di per sé negativa perché spiazzante poiché obbliga ogni volta tutte le parti a un continuo adattamento delle procedure.
Il problema di definire un quadro di semplificazione in grado di soddisfare i requisiti per il buon funzionamento del mercato e, al tempo stesso, anche le sacrosante ragioni di efficienza e rapidità dei processi sembra prefigurare una sorta di “dualismo oppositivo” tra interessi contrastanti: da un lato chi ritiene il ridondante sistema procedurale un male necessario a garantire trasparenza e contendibilità, dall’altro chi li ritiene inutili orpelli inadatti a garantire efficienza e produttività degli investimenti.
Ai due ordini di interessi corrispondono soluzioni opposte: da un lato l’efficientamento dei processi, dall’altro l’attribuzione di poteri speciali. Dobbiamo per forza rinunciare a qualcosa su un fronte o sull’altro o accanirci a trovare la soluzione “perfetta”?